IAI
Il cordoglio per la scomparsa

Fabrizio Saccomanni: servitore dello Stato competente e autorevole

9 Ago 2019 - Ferdinando Nelli Feroci - Ferdinando Nelli Feroci

La scomparsa improvvisa e prematura di Fabrizio Saccomanni ha colpito anche noi dello IAI e lascia un vuoto che sarà difficile colmare. Oltre agli innumerevoli e prestigiosi incarichi istituzionali che hanno caratterizzato la sua lunga e brillante carriera, Fabrizio era stato infatti per lunghi anni non solo socio ed attivo collaboratore dell’Istituto, ma dal 2016 aveva anche accettato l’incarico di vice-presidente. E in questa sua veste aveva coordinato il programma economico dell’Istituto con la competenza e con l’autorevolezza che hanno da sempre caratterizzato il suo stile, mettendo a disposizione dell’Istituto lo straordinario network di contatti e conoscenze accumulati nel corso della sua carriera.

Conoscevo personalmente Fabrizio dagli anni in cui dirigeva il Servizio Studi di Banca di Italia; e ho avuto modo di apprezzarlo quando era un giovane membro del team dello sherpa italiano per l’allora G7. Ci siamo incontrati periodicamente in varie altre occasioni. E da ultimo ho avuto il privilegio di assisterlo nella mia qualità di Rappresentante permanente presso la Ue, sia pure per un breve periodo, in occasione della sua partecipazione ai Consigli Ecofin e agli Eurogruppo come ministro dell’Economia del Governo Letta.

E infine abbiamo avuto occasione di collaborare più strettamente dopo il suo arrivo allo IAI come vice-presidente e coordinatore del programma economico, in quel breve periodo tra la fine del Governo Letta e l’accettazione del prestigioso incarico di presidente di Unicredit.

E’ difficile riuscire a trovare in una sola persona quella combinazione eccezionale di qualità che Fabrizio riassumeva così brillantemente: una straordinaria competenza professionale arricchita dai numerosi e importanti incarichi, una conoscenza unica del mondo dell’economia e della finanza, ma anche una grande cultura e interessi variegati, una grande umanità e capacità di empatia, un sapiente ricorso all’ironia e alla battuta sdrammatizzante con la quale sapeva conquistare l’interlocutore.

Ci mancherà molto Fabrizio, venuto a mancare prima del tempo. Così come mancherà a tutto il Paese, particolarmente in questa congiuntura, quel modello di servitore dello Stato competente e autorevole che Fabrizio aveva interpretato in maniera esemplare.

Alla moglie Luciana, compagna inseparabile di una vita, il mio e il nostro abbraccio affettuoso e solidale.