La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini nel mondo
Il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato. I livelli di anidride carbonica nell’atmosfera sono stati i più alti da almeno 3,5 milioni di anni. E purtroppo, secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, anche il 2021 dovrebbe essere uno degli anni più caldi mai registrati.
A volte mi chiedono perché l’UNICEF – il cui mandato è quello di sostenere la protezione dei diritti dei bambini – sia coinvolto nel dibattito sul cambiamento climatico. La risposta è semplice: è in gioco il futuro stesso dei bambini di oggi e dei loro figli.
L’impatto dei cambiamenti climatici sui bambini
A livello globale, circa un miliardo di bambini – quasi la metà dei bambini del mondo – vive in 33 paesi che sono a “rischio estremamente alto” per gli impatti del cambiamento climatico. Questi bambini affrontano una combinazione letale di esposizione a shock multipli con un’alta vulnerabilità derivante dalla mancanza di servizi essenziali. La sopravvivenza di questi bambini è a rischio imminente a causa degli impatti del cambiamento climatico.
A causa della combustione di combustibili fossili e di altri agenti inquinanti ambientali, i bambini di Kabul sono esposti a un rischio maggiore di infezioni respiratorie, compresa la polmonite. Le morti di bambini per polmonite, il più grande singolo killer di bambini, sono concentrate nei paesi più poveri del mondo.
L’inquinamento dell’aria a Dhaka sta contribuendo al verificarsi di complicazioni di salute come l’asma, l’allergia alla polvere, le malattie cardiache e il cancro ai polmoni.
Nel 2020, la Cambogia è stata colpita da una delle peggiori inondazioni che abbia sperimentato in quasi un decennio, colpendo i mezzi di sussistenza di 900.000 persone. Le scuole sono state chiuse e il rischio di malattie legate all’acqua e l’insicurezza alimentare sono aumentati nelle comunità colpite.
Quasi ogni bambino sulla terra è esposto ad almeno un rischio climatico e ambientale, uno shock o uno stress come ondate di calore, cicloni, inquinamento atmosferico, inondazioni e scarsità d’acqua. 850 milioni di bambini – circa un terzo di tutti i bambini del mondo – sono esposti a quattro o più stress, generando ambienti di vita, gioco e crescita incredibilmente difficili per i bambini.
Le analisi UNICEF sui Paesi più esposti
Secondo l’analisi UNICEF “Making Climate and Environment Policies for & with Children and Young People”, il 99% dei 2,2 miliardi di bambini del mondo – praticamente tutti – sono esposti ad almeno una minaccia ambientale, tra cui ondate di calore, cicloni, inondazioni, siccità, malattie trasmesse da vettori, inquinamento atmosferico e avvelenamento da piombo.
I giovani che vivono nella Repubblica Centrafricana, nel Ciad, in Nigeria, in Guinea e nella Guinea-Bissau sono quelli maggiormente a rischio per gli impatti del cambiamento climatico, che minacciano la loro salute, istruzione e protezione e li espongono a malattie mortali.
Il rapporto dell’UNICEF “The Climate Crisis Is a Child Rights Crisis: Introducing the Children’s Climate Risk Index” rivela uno scostamento tra dove le emissioni di gas serra vengono generate e dove i bambini stanno subendo gli impatti più significativi dovuti al clima. I 33 paesi “a rischio estremamente elevato” emettono collettivamente solo il 9% delle emissioni globali di CO2. I 10 paesi con le emissioni più alte producono insieme quasi il 70% delle emissioni globali. Solo uno di questi paesi è classificato come “a rischio estremamente elevato” nel rapporto.
L’azione di UNICEF
L’UNICEF lavora instancabilmente per proteggere e preparare i bambini e i giovani alla crisi climatica, sensibilizzando, portando avanti azioni e sostenendo l’impegno di bambini e giovani. Nel 2020, e nonostante la pandemia di COVID-19 in corso, l’UNICEF, fra gli altri interventi, ha sostenuto i governi di 74 paesi nella programmazione climatica e ambientale, e le nostre campagne di advocacy e comunicazione sono state attive in 106 paesi. Abbiamo costruito 1.448 pompe d’acqua a energia solare per fornire acqua a famiglie, scuole e centri sanitari, riducendo al contempo le emissioni di carbonio in 41 paesi.
La crisi del clima è una crisi dei diritti dei bambini. Le recenti ondate di calore record, incendi e inondazioni in molti paesi lasciano presagire una “nuova normalità” impegnativa. Gli impatti del cambiamento climatico sono chiari. Così come lo sono le soluzioni. È inconcepibile che i bambini e i giovani di oggi affrontino un futuro incerto.
Foto di copertina EPA/SHAHZAIB AKBER