IAI
Urne in Scozia, Galles e Inghilterra

Le elezioni nel Regno Unito e la posta in palio a Edimburgo e Londra

4 Mag 2021 - Lo Spiegone - Lo Spiegone

Giovedì 6 maggio più di 48 milioni di cittadini del Regno Unito voteranno per rinnovare oltre cento consigli locali (English Local Councils), per un totale di cinquemila seggi, e i sindaci di diverse città inglesi, tra cui Londra. Qui il primo cittadino laburista Sadiq Khan cerca un nuovo mandato e si mantiene in netto vantaggio rispetto all’avversario, il conservatore Shaun Bailey.

Contemporaneamente si voterà per il rinnovo del Parlamento scozzese e del Senedd, il Parlamento gallese. Le elezioni in Scozia saranno l’osservato speciale di questo appuntamento elettorale: il loro esito potrebbe contribuire a determinare il futuro politico del Regno Unito.

La battaglia di Scozia
La campagna elettorale della First Minister Nicola Sturgeon dello Scottish National Party (Snp) è stata diretta dalla promessa, in caso di vittoria, di indire un nuovo voto sull’indipendenza della Scozia dal Regno Unito. L’obiettivo è quello di riportare Edimburgo nell’Unione europea, dopo che la Brexit.

Nonostante le previsioni diano per sicura l’elezione di una maggioranza indipendentista in Parlamento, l’ipotesi di un nuovo referendum è stata già ampiamente screditata dal premier britannico Boris Johnson: Downing Street ha infatti dichiarato che bloccherà l’ipotesi di una nuova consultazione anche qualora l’Snp vincesse e i partiti indipendentisti ottenessero la maggioranza in Parlamento.

Il sistema elettorale prevede un voto misto per il rinnovo dei 129 seggi del Parlamento scozzese. Ciascuno dei 73 collegi elegge un rappresentante tramite un sistema maggioritario uninominale; gli altri seggi, invece, sette per ognuna delle otto regioni in cui è divisa la Scozia, vengono assegnati in modo proporzionale.

Pur in vantaggio, l’indice di gradimento di Sturgeon e dell’Snp è calato lievemente negli ultimi giorni. In parte questo calo può essere imputabile al ritorno sulla scena politica di Alex Salmond, ex leader dello stesso Snp e ora fondatore di Alba, nuovo partito che sta raccogliendo molti consensi. Salmond potrebbe sottrarre voti in campo autonomista soprattutto ora che le accuse di molestie sessuali a suo carico sono cadute e lui ha riguadagnato favore in tutta la Scozia.

Intanto, gli altri due partiti in corsa alle elezioni, quello laburista guidato da Anas Sarwar e quello conservatore guidato da Douglas Ross, hanno visto una crescita dei consensi nelle province.

Il Galles al rinnovo del Senedd
In Galles, nello stesso giorno è atteso il rinnovo dei 60 membri del Parlamento, il Senedd, istituito nel 1999 dopo il referendum sulla devoluzione del 1997, ai tempi del governo Blair. Le elezioni si svolgono ogni cinque anni. Il voto di quest’anno è di particolare rilevanza per il Labour il quale, al potere dall’istituzione del Senedd, si trova per la prima volta a dover affrontare una crescita significativa nei sondaggi del partito conservatore e di altri partiti minori.

Anche qui, la campagna elettorale è stata incentrata soprattutto sull’ipotesi di un voto per l’indipendenza dal Regno Unito, l’assistenza sociale, il cambiamento climatico e la transizione ecologica. Come in Scozia, gli elettori hanno a disposizione due voti: uno per il partito della loro regione e un altro per scegliere i 40 parlamentari nei collegi elettorali uninominali.

La corsa per Londra
Nella capitale, i candidati a sindaco sanno che in caso di vittoria dovranno affrontare una serie di sfide di grande portata. Londra – di cui in passato è stato primo cittadino anche Boris Johnson – è stata colpita duramente dalla pandemia di Covid-19: la ripresa economica e la riforma della sanità pubblica dovranno avere priorità. Il sindaco uscente Sadiq Khan è in corsa contro il conservatore Shaun Bailey, la candidata dei Verdi Sian Berry e la liberaldemocratica Luisa Porrit. Tutti i candidati hanno posto in cima alla lista delle loro priorità la creazione di posti di lavoro dopo che la crisi scatenata dall’emergenza sanitaria ha colpito in modo particolarmente duro la città.

Khan ha dichiarato di  voler stanziare cinquanta milioni di sterline per un Green New Deal londinese con la promessa di creare almeno 170.000 posti di lavoro “verdi” e coniugare così ripresa economica e azione contro i cambiamenti climatici.

Il fatto che anche gli altri candidati abbiano integrato la sostenibilità nella loro strategia elettorale è sintomo di un’attenzione sempre crescente per questa tematica da parte dei cittadini di Londra ma non solo, di tutto il Regno Unito. Nonostante questi siano un gran numero, i sondaggi della BBC mostrano che la maggior parte dei cittadini è più preoccupata dalla risposta alla pandemia e dai rapporti con l’Unione europea nel dopo la Brexit.

A cura di Fiorella Spizzuoco, autrice della redazione Europa de Lo Spiegone

***Lo Spiegone è una testata giornalistica formata da studenti universitari e giovani professionisti provenienti da tutta Italia e sparsi per il mondo con l’obiettivo di spiegare con chiarezza le dinamiche che l’informazione di massa tralascia quando riporta le notizie legate alle relazioni internazionali, della politica e dell’economia.

Nella foto di copertina EPA/ROBERT PERRY l’ex First Minister scozzese Alex Salmond