“Londra e Roma stanno lavorando fianco a fianco dando prova di leadership”
Tra 16 e 18 settembre si è tenuto, nella tradizionale cornice della campagna senese, il XXIX Convegno di Pontignano, uno degli eventi annuali più importanti nel rapporto bilaterale tra Regno Unito e Italia. In collaborazione con l’Ambasciata del Regno Unito in Italia, pubblichiamo un’intervista all’ambasciatore Jill Morris.
Al termine dell’edizione dell’anno scorso del Convegno di Pontignano nessuno avrebbe potuto prevedere che anche quella del 2021 sarebbe stata altrettanto fortemente condizionata dalla pandemia. Diversi Paesi sono stati colpiti da una nuova variante del virus, il che rende più difficili e complicate le relazioni transnazionali. Come possiamo uscirne?
Il Covid-19 ha indubbiamente dimostrato di avere una sconcertante capacità di mutare velocemente, ma ora disponiamo di un’arma che un anno fa non esisteva: i vaccini. Alcuni hanno pensato che il professor Rino Rappuoli fosse troppo ottimista nell’affermare che entro Natale sarebbe stato approvato almeno un vaccino da parte dalle autorità britanniche ed europee, invece aveva ragione, e ora ve ne sono quattro. Come è stato sottolineato dai nostri capi di Governo, aumentare la quota di popolazione vaccinata è fondamentale per mantenere aperte le attività economiche in sicurezza e tutelare tutta la popolazione. Seppure la vaccinazione non possa eliminare del tutto il rischio di trasmissione del virus, riduce in maniera significativa le forme gravi della malattia e il numero di ricoveri, il che rende possibile la ripresa di quei contatti diretti che tutti aspettavamo con ansia. Sono lieta di poter dire che ora il Regno Unito consente l’ingresso di persone pienamente vaccinate in provenienza da Paesi color arancione nell’Unione europea o dagli Stati Uniti senza l’obbligo di isolamento fiduciario all’arrivo.
Per quanto riguarda l’impatto sulle relazioni internazionali, abbiamo registrato enormi progressi nella nostra capacità di tenere riunioni virtuali su larga scala, ma quando si tratta di scambi su temi delicati, di conoscere a fondo le posizioni degli altri e di identificare un terreno comune, potersi incontrare di persona fa un’enorme differenza. Sono quindi estremamente felice che si tengano in presenza sia le ministeriali del G20 in Italia sia la COP26 che verrà ospitata dal Regno Unito nel mese di novembre a Glasgow. Anche il Convegno di Pontignano si è svolto in presenza, con un elemento ibrido.
Tutto ciò richiede un’attenta programmazione, dei protocolli Covid chiari che rispecchino le ultime direttive dei governi centrali e locali, e accesso a test affidabili. Ringrazio quindi gli ospiti del Convegno di Pontignano che sono invitati a leggere in anticipo le indicazioni relative al Covid e a rispettarle attentamente.
Nell’anno in corso il Regno Unito e l’Italia hanno importanti incarichi di presidenza di turno di forum internazionali: G7, G20 e Cop26. Lavorano insieme, a livello bilaterale e multilaterale, nell’affrontare sfide epocali per la comunità internazionale. Che apporto possono dare insieme i nostri due Paesi per il futuro delle nostre società?
I nostri due Paesi sono convinti fautori del sistema multilaterale. Il nostro mondo si trova di fronte a sfide imponenti che possono essere affrontate solo grazie ad un impegno comune a livello mondiale. Quest’anno, grazie alla coincidenza della Presidenza del G7 e del G20 e al nostro partenariato per la Cop26, abbiamo un’opportunità unica per guidare una ripresa mondiale pulita, verde, equa e resiliente. I temi delle nostre rispettive presidenze si integrano perfettamente: quello della presidenza italiana del G20 è “Persone, Pianeta e Prosperità” mentre quello della Presidenza britannica del G7 è “Building Back Better”, e l’obiettivo è promuovere la ripresa mondiale dopo il coronavirus e al contempo rafforzare la nostra resilienza contro future pandemie; promuovere la nostra prosperità futura basandola sul commercio libero ed equo; affrontare il cambiamento climatico e tutelare la biodiversità del pianeta; portare avanti i nostri valori comuni.
La riunione pre-Cop che si terrà a Milano rappresenterà una tappa fondamentale in preparazione della Cop26 e verrà preceduta da un’iniziativa senza precedenti: Youth4Climate: Driving Ambition, con la presenza a Milano di 400 giovani da 197 Paesi con l’obiettivo di mettere a punto proposte concrete per la riduzione delle emissioni. La Cop26 di Glasgow si prefigge di confermare gli impegni sulla riduzione delle emissioni al fine di limitare l’aumento delle temperature terrestri ad 1,5°, il che richiede che si arrivi a zero emissioni nette entro la metà del secolo. Un altro obiettivo è quello di promuovere maggiori iniziative sull’adattamento e assicurare che vengano effettivamente erogati i 100 miliardi di dollari finanziamenti per il clima.
L’edizione 2021 è l’ultimo Convegno di Pontignano a vederla come protagonista. Alla fine di quest’anno assumerà la rappresentanza di Sua Maestà in un’altra sede. Cosa non dimenticherà della sua missione?
Rappresentare il mio paese in Italia è stato un vero onore. Nel 2021, “l’anno delle presidenze”, sono orgogliosa del modo in cui il Regno Unito e l’Italia stanno lavorando fianco a fianco per dar prova di leadership in un momento cruciale per il mondo intero. Nel corso degli ultimi cinque anni ho avuto il privilegio di conoscere questo splendido Paese e toccare con mano i profondi rapporti che ci legano. Ho molti ricordi meravigliosi – la magnifica visita di sei giorni in Italia delle loro Altezze Reali il Principe di Galles e la Duchessa di Cornovaglia che si è svolta nell’aprile del 2017, inclusa la commovente visita ad Amatrice -.
Sempre nel 2017, ricordo l’abile presidenza del G7 dell’Italia, che è riuscita a mantenere uniti i membri del G7 di fronte a minacce globali come quella di Daesh, e che ha stabilito l’agenda per uguaglianza di genere. E ricordo il coraggio e la resilienza del popolo italiano quando l’Italia è diventato il primo Paese europeo ad essere stato colpito dal Covid-19. Non dimenticherò mai i canti serali dai balconi, una toccante testimonianza di solidarietà e spirito di comunità. So che il Regno Unito e l’Italia continueranno ad essere uniti da solidi legami di partenariato e amicizia, a reciproco vantaggio dei nostri cittadini e a tutela dei nostri valori condivisi in tutto il mondo.